A. Soldaini, V. Locatelli (a cura di), Marco Tirelli, 2022, Sivana Editoriale, Milano

English text below

Il volume, dal taglio monografico, offre un approfondimento storico-critico sull’intera carriera di Marco Tirelli (Roma, 1956). Il suo lavoro – sorprendente ed enigmatico – spazia, indifferentemente, tra pittura, scultura, disegno, fotografia e installazione, attingendo a un repertorio infinito di immagini senza soluzione di continuità tra verosimile e astrazione. Le figure e le scene rappresentate sono costituite da un addensamento di particelle microscopiche di colore apparentemente ben definite, ma che, a uno sguardo ravvicinato, si scompongono in agglomerati di luce. Una pittura sottile dunque, intellettuale, frutto di un’indagine introspettiva, il cui anelito è arrivare a toccare, a lambire, tramite il gesto artistico, la dimensione dell’assoluto. La stessa tensione tra illusione e realtà, tra luce e ombra, caratterizza anche le sculture e le installazioni che, come documentato in queste pagine, creano molteplici trame di una narrazione continua, traendo linfa dall’immaginario, sia personale sia collettivo, di chi le osserva.

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This monograph explores the complete work of Marco Tirelli (Rome, 1956), offering valuable historical and critical insights. Tirelli’s oeuvre – which is both surprising and enigmatic – runs the gamut of painting, sculpture, drawing, photography, and installation, tapping into a seemingly endless repertoire of images that fluctuate between plausibility and abstraction. He depicts figures and scenes made of a cluster of apparently well-defined microscopic pigments, which, at a closer look, break down into light particles. This makes his painting subtle and intellectual, resulting from an introspective investigation aimed at reaching or rather touching, through artistic gesture, the dimension of the absolute. The same contrast between illusion and reality, light and shadow, also characterises his sculptures and installations, which, as illustrated in these pages, create multiple plots of a continuous narrative. These, in turn, are generated and enhanced by the personal and collective imagination of the observer.

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